Ho usato questo prodotto in occasione del Campionato Mondiale Ironman alle Hawaii, la Mecca del triathlon.

Kona, penso sia la gara perfetta per massimizzare la rendita di questo prodotto; 80mm di spessore sulla ruota posteriore e 65 sulla anteriore, è la combinazione perfetta per una gara dalle caratteristiche tecniche così complesse come quella hawaiiana (anche se, con il senno di poi, credo le userei in tutte le tipologie di gara, anche quelle flat o con profilo altimetrico ridotto).

Le prime sensazioni sono di robustezza, leggerezza e rigidità.

La mia bici da cronometro monta il freno posteriore sotto il movimento centrale e generalmente, quando la ruota flette appena un po’, i pattini tendono a toccare. Questo succede principalmente nei rilanci. Con le Lightweight Fernweg invece, non sono incorso in questo problema e non ho neppure dovuto allargare i pattini.

La sorpresa più grande, è stata quella legata alla sensazione di pedalata. La percezione è stata quella di una ruota morbida, in grado di assorbire al meglio le asperità e le irregolarità del terreno e di conseguenza in grado di far risparmiare all’atleta parecchie energie. Le bici da cronometro sono molto rigide, per via dei tubi a profilo alto e dopo 180km in posizione aero e di spinta senza soluzione di continuità, schiena e articolazioni ne risentono parecchio. A Kona, con mia grande sorpresa, sono invece sceso dalla bici, certamente stanco, ma senza dolori.

Noi triathelti solitamente non abbiamo uno staff meccanico al seguito e una ruota allestita con i copertoncini è sicuramente una garanzia di maggiore versatilità e semplicità di manutenzione. Diventa più semplice cambiare i copertoni in funzione della gara e pedalare fino al giorno dell’evento senza paura di bucare. Quando montiamo i tubolari e succede di bucare la mattina prima della partenza, è veramente una tragedia e sicuramente una inutile fonte di ansia e agitazione.

La maggiore soddisfazione ricavata dall’uso delle ruote è stata quella di riscontrare un buonissimo bilanciamento. Nelle ruote a profilo alto uno dei problemi che più frequentemente si riscontra soprattutto nelle discese lunghe e veloci è quello detto della ‘risonanza’. La bicicletta, raggiunta una certa velocità comincia ad accusare un vistoso tremore laterale, in particolare a carico del manubrio e della ruota anteriore, fino a portare l’atleta a perdere il controllo o, nei casi più estremi, perfino a cadere. Il bilanciamento e il profilo aerodinamico delle Lightweight Fernweg hanno fatto si che mi sia sentito al contrario molto sicuro, sia stato messo nelle condizioni di spingere senza risparmio anche nelle discese veloci, anche a 70km/h o più. Il tutto persino incurante del forte vento laterale tipico della la lunga discesa di Hawi, famosa per le folate laterali.