A sole 27 miglia a nord di Houston, The Woodlands ha ospitato sabato l’Ironman North American Championship. Daniel Fontana ha scelto questa gara per cercare di guadagnare gli ultimi punti necessari alla qualifica per la finalissima di Kona del prossimo ottobre. Nonostante una starting list con nomi come Matt Hanson, Jordan Rapp, Matthew Russel, Ronnie Schildknecht, Paul Ambrose, Tyler Butterfield, Andrew Starykowicz, David Plese, Harry Wiltshire, Will Clarke  e moltissimi altri, Daniel è riuscito ancora una volta a mettere un piede nell’olimpo mondiale del triathlon long distance, confermandosi atleta d’esperienza e soprattutto riuscendo a non sbagliare il colpo e a centrare, ancora una volta in carriera, un obiettivo prestigioso di classifica.

La cronaca di gara
In gara James Capparell è l’atleta più forte nella frazione di nuoto, immediatamente seguito da Harry Wiltshire. Il gruppo però non è lontano da loro e Daniel si porta in T1 in quinta posizione, con un’ottima prestazione a nuoto. La frazione ciclistica è un monologo incredibile di Andy Starykowicz, che prende il controllo della gara per tutti i 180 km in sella, costruendosi un vantaggio sugli inseguitori che raggiunge gradualmente i 14 minuti all’ingresso in T2.  È una performance sorprendente quella di Starykowicz, che fa segnare il record mondiale Ironman di split bike. I più vicini a lui ad inizio frazione run sono Tyler Butterfield e Matt Hanson, con un gruppo più fitto di inseguitori circa 18 minuti dietro. La frazione ciclistica per Daniel è condotta ad alti ritmi, ma sempre in controllo, per evitare di subire un eventuale contraccolpo nella maratona finale. A 10 miglia dalla conclusione della frazione, il cambio elettronico della bici di Daniel inizia a dare qualche segno di cattivo funzionamento e lui si vede costretto a fermarsi un paio di minuti per risolvere il problema meccanico. Il suo ingresso in T2 è in 15esima posizione, con circa 5’ di distacco dagli atleti che immediatamente lo precedono. Mentre in testa Matt Hanson e Ronnie Schildknecht recuperano Starykowicz, che finisce per abbandonare la gara e Tyler Butterfield va a prendersi l’ultimo posto sul podio, Daniel conduce una maratona regolare, corsa su buone frequenze. La corretta gestione delle forze gli consente di recuperare di corsa diverse posizioni e di portarsi sulla finish line in 11esima piazza con un grande crono  di 8h13’14”, nonostante i preziosi minuti persi in bici. Quella di Ironman Texas è per Daniel un’ulteriore conferma di forma e un passo avanti verso la qualifica finale per il mondiale a Kona.

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Parola di Daniel:

‘E’ stata una gara molto molto combattuta, ma questo lo sapevo benissimo quando ho scelto di mettermi in gioco quì in Texas. Per fare cose importanti non ci si può sottrarre ai confronti che possono incutere maggiori timori. C’è un tempo per l’astuzia e la strategia di gara e c’è un tempo invece per mettersi fortemente in gioco, senza sconti. Io cercavo un confronto con i migliori al mondo e questa gara era l’occasione migliore possibile per riuscirci. Ho scelto di gareggiare quì in Texas perché un piccolo infortunio mi ha impedito di essere al via il mese scorso in Sud Africa e solo questa era una gara qualitativamente paragonabile a quella. Le cose sono andate molto bene, anche se ho qualche rammarico per il guasto al cambio elettronico che a 10 miglia dalla fine della frazione bike mi ha costretto ad uno stop. Però per abitudine difficilmente sono propenso ad imputare a cause esterne dei deficit di risultato. Senza quello stop forse un ottavo o nono posto sarebbe stato alla portata, ma a fare la storia sono le classifiche e non i ‘se’. Questo piazzamento mi consente di recuperare ulteriori punti per la finale mondiale Ironman alle Hawaii, ma me ne servono ancora 500 circa per essere tranquillo. In questi giorni cercherò di recuperare a pieno le forze e ne approfitterò per pianificare i prossimi appuntamenti agonistici’.