Le aziende sono sempre più attente alle politiche di benessere e welfare per i propri dipendenti. Solo qualche giorno fa ho condotto con Get-S per Technogym e ING un workshop che aveva per titolo ‘Il benessere fisico, mentale e finanziario’. Proprio questa esperienza mi da l’occasione di parlarvi dello sport come strumento prezioso in ottica di politiche di wellbeing, anche se in questo specifico caso il focus era leggermente diverso.
Grazie alla mia professione e soprattutto alle attività che ho condotto per aziende lato corporate, ho avuto la possibilità di rendermi conto di quante aziende abbiano già scelto lo sport come mezzo per migliorare le condizioni e la produttività dei loro dipendenti.
Sono sempre di più le imprese che negli ultimi anni prestano particolare attenzione alle politiche di wellbeing, questo perché l’adottare una simile strategia porta innumerevoli vantaggi.
In primo luogo a migliorare è il benessere psicofisico dei dipendenti. Quando un lavoratore è soddisfatto delle sue condizioni di lavoro è più motivato, le prestazioni aumentano sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo e a diminuire sono i giorni di assenteismo e malattia.
Nulla è meglio dello sport in questo caso, in particolare di sport come il running o il ciclismo. Accompagnare i lavoratori lungo una vita sana e attiva migliora il rendimento sul lavoro e aiuta la mente a mantenere una lunga concentrazione.
E poi si sa, lo sport aiuta a prevenire diverse malattie cardiovascolari e molti problemi legati alla postura. Una corsa all’aria aperta gioverà molto all’impiegato che passa otto ore al giorno seduto alla scrivania.
In secondo luogo, l’azienda che investe nel wellbeing non perde nulla. Se tu azienda decidi di investire il 10% dei tuoi utili nel miglioramento delle condizioni di lavoro dei tuoi impiegati, i quali si sentiranno meglio, renderanno di più e i giorni di malattia saranno ridotti e di conseguenza anche il numero di ticket sanitari, lo stato ripaga te azienda che hai reso tutto questo possibile non facendoti perdere neanche un centesimo, ma rimborsandoti tutto.
Da una ricerca globale svolta da una grande azienda, a cui ha partecipato anche Gympass, è risultato che il primo motivo che spinge le aziende a sviluppare programmi di Wellbeing è il miglioramento della produttività dei dipendenti (59%), seguito al secondo posto dall’obiettivo di aumentarne il coinvolgimento e l’impegno nei confronti dell’azienda (56%). Grandi aziende italiane che hanno capito e sposato questa causa ci sono Ducati, Lamborghini, Ferrari, ma anche UniCredit, Intesa San Paolo, Generali, Allianz. Questa sono seguite da realtà minori ma comunque di grande prestigio.
Perché scegliere lo sport in azienda quindi? I dati parlano chiaro: praticare sport diminuisce il livello di stress, combatte l’obesità, il tabagismo e tutti quei disturbi derivanti da una vita troppa sedentaria. Inoltre, lo sport, a differenza di iniziative quali la consulenza nutrizionale e lo yoga, fa crescere lo spirito di gruppo e aiuta a creare un ambiente collaborativo e sintonico.
Diffondere questa cultura non è semplice, ma grazie alla mia esperienza so che è possibile e che i risultati sono sbalorditivi.